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Cosa vedere a Modena: la guida completa

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Cosa vedere a Modena: la guida completa

L’Emilia Romagna è una terra ricchissima: di arte, cibo, storia, personaggi che hanno fatto grande il nome dell’Italia nel mondo. Fra le sue province merita una visita, almeno una volta nella vita, Modena.

A renderla così preziosa un’architettura pulita in cui dominano il bianco e il giallo crema, Musei e vivaci centri culturali e la magia degli Appennini a proteggere i suoi orizzonti. Per non parlare delle strade del suo centro, ricche di storia, e delle sue mille tentazioni culinarie. Se ti stai chiedendo cosa vedere a Modena, abbiamo qui preparato una lista delle principali attrattive.

Come per tutte le province italiane, selezionare pochi centri d’interesse turistico non è mai semplice. Naturalmente, organizza il tuo tour in base al tempo di permanenza. In 24 ore non riuscirai a vedere tutte le bellezze che la città ha da offrire, ma puoi selezionare le tappe seguendo i tuoi interessi. Qui troveranno pane per i loro denti gli appassionati di motori: come non pensare alla Ferrari? Gli amanti del teatro vorranno omaggiare la città che ha ospitato la carriera artistica e la vita privata di Luciano Pavarotti.

I cultori dell’arte avranno l’imbarazzo della scelta fra i tantissimi musei. Segno, questo, di un’importante tradizione di collezionismo degli Este, la famiglia che ha dominato Modena e non solo per oltre due secoli. E ancora reperti storici della Cittadella romana e delle fortezze nei dintorni e il Museo delle figurine Panini.

Infine, le buone forchette troveranno in Modena la città ideale. Meritano una visita i centri di produzione della sua specialità forse più famosa, l’aceto balsamico di Modena. Da assaggiare sul Parmigiano Reggiano con un buon bicchiere di Lambrusco. Partiamo col tour e vediamo cosa vedere a Modena!

Modena all’aria aperta: tour a spasso per la città

Iniziamo dal centro della città, la vivace Piazza Grande che nulla ha da invidiare all’omonima bolognese. Qui si trova anche uno dei tesori più apprezzati della provincia: la perla romanica di Santa Maria Assunta in Cielo e San Geminiano, meglio nota come il Duomo di Modena. Con la sua bianchissima Ghirlandina, elegante campanile alto 86 metri, è Patrimonio dell’umanità Unesco. Inutile dire che, salendo in cima, si gode di un panorama unico sulla città e sull’Appennino modenese. Location perfetta per uno scatto al tramonto.

Un ottimo modo per inaugurare il tour è quindi passeggiando per le vie del centro. Il complesso architettonico del Duomo vanta, tra le firme, quelle dell’architetto Lanfranco e di Wiligelmo, lo scultore modenese che ha decorato facciata, archivolto e portale maggiore della Chiesa. Nella cripta sotterranea, le spoglie del patrono della città, San Geminiano.

In Piazza Grande anche un altro simbolo della città: la pietra dell’arringa (o, nel dialetto modenese, pietra ringadora). Anch’essa Patrimonio dell’Unesco, questo masso dai toni rossastri vigila sull’ingresso del Palazzo Comunale. Sulla sua storia esistono diversi racconti, tutti in qualche modo legati alla vita cittadina politica ed economica della città. Pulpito dal quale si pronunciavano gli oratori, poi pietra del disonore sulla quale ogni giorno venivano esposti alla gogna pubblica i debitori. In ogni caso, un monumento che ha accompagnato secoli di storia della città.

Superata la pietra, accedi al Palazzo Comunale e perditi fra le sue sale storiche ben conservate ed esposte al pubblico. Ti consigliamo, in particolare, una tappa nel sottotetto, dove potrai assaggiare, con gli occhi e non solo, l’Acetaia comunale. È proprio qui, nel cuore della città, che viene infatti prodotto uno dei suoi “figli” più famosi: l’aceto balsamico di Modena.

Le tre batterie di botti producono acero raffinato e stravecchio, sotto il rigido controllo del Consorzio dell’Aceto Balsamico di Modena. Questa antica tradizione si presenta in un interessante percorso espositivo che ti permetterà di assaggiare un prodotto di primissima qualità. Difficile uscire da qui senza aver fatto scorta.

Oltre all’Acetaia, un altro luogo da visitare per assaporare la cultura gastronomica di Modena è il Mercato coperto Albinelli. Un vivace crocevia che merita una tappa, che sia di passaggio o alla ricerca di un pranzo veloce.

Portici, Foro e Palazzo Ducale

Una delle prime caratteristiche che sicuramente noterai e apprezzerai della città sono i suoi portici. Elemento architettonico caratteristico di molte città emiliane, pare che i portici siano sorti nel Medioevo con l’arrivo in città delle Università. Per fare spazio alle strade, sempre più affollate di case e alloggi, gli architetti dell’epoca hanno aperto questi lunghi tunnel di passeggio riparato – ideali in caso di pioggia. A Modena, i portici decorano e riscaldano gran parte del centro, con bianche colonne e soffitti pastello.

Percorri quindi i portici dell’elegante passeggiata di via Emilia, nota per lo shopping ma non solo. Da qui, raggiungerai in pochi minuti Palazzo Ducale. Dalle sale di questa imponente struttura ha regnato per secoli una delle famiglie più longeve del Medioevo italiano: gli Estensi. Pietro da Cortona, il Bernini e il Borromini sono solo alcuni degli artisti che hanno contribuito allo splendore della dimora estense, valorizzata dai bianchi marmi e dalle fontane di piazza Roma. Oggi il Palazzo è sede dell’Accademia Militare ed è quindi visitabile solo nel weekend e su prenotazione.

A 10 minuti a piedi da Palazzo Ducale, un altro edificio che racconta un’importante fetta di storia della città. Il Palazzo del Foro Borario, ex mercato bovino che, dopo numerosi e imponenti restauri, è oggi sede della Facoltà di Economia. Le bianche e ordinate arcate del Vandelli sostengono l’iconico Orologio, del quale apprezzare le decorazioni dei quadranti. Un altro edificio che racconta la storia di Modena.

Musei di Modena

Come tutte le località italiane, anche Modena si conferma a pieno titolo una città d’arte ricchissima di spunti per gli amanti del genere. Non solo musei tematici dedicati alle sue tradizioni più famose – citiamo qui anche il Museo dell’Aceto Balsamico Tradizionale nel vicino comune di Spilamberto. Tante sono le esposizioni artistiche della città che meritano una visita. Ne trovi un buon concentrato nel complesso del Palazzo dei Musei.

Qui nominiamo subito la Galleria Estense, sede della collezione espositiva dei Duchi d’Este e di molte altre opere di altissimo pregio. Quadri, sculture, bronzi, maioliche raccontano il profondo rapporto fra la famiglia dei Duchi d’Este e l’arte. Fra i nomi più famosi raccolti in questa Galleria il Correggio, il Guercino, Annibale Carracci, Cima da Conegliano, Velázquez. E ancora il Bernini, Guido Reni, Dosso Dossi.

All’interno dello stesso Palazzo, per i veri appassionati del genere, anche il Museo Lapidario Romano e Estense, il Museo Civico Archeologico Etnologico, l’Archivio Storico e il Museo Civico d’Arte. Le opportunità non mancano. Se preferisci l’arte moderna, ti consigliamo una visita alla Galleria Civica di Modena, ospitata a Palazzo Santa Margherita. Qui troverai Andy Warhol, Renato Guttuso, Lucio Fontana, Filippo de Pisis, Giorgio Morandi e molti altri protagonisti dell’arte contemporanea italiana e internazionale.

Motori e figurine

Come non dedicare almeno una tappa della tua visita a Modena, alla tradizione automobilistica della città? Gli appassionati di motori non possono recarsi in città senza aver trascorso un’ora del loro tempo nella Casa Museo Enzo Ferrari, dedicata al fondatore del cavallino italiano più famoso del mondo. Qui, la tradizione incontra l’innovazione senza soluzione di continuità.

L’officina in pietra si affaccia direttamente su una vasta area espositiva completamente rinnovata. In questo plesso puoi ammirare i cimeli di Enzo Ferrari, legati alla carriera e alla vita privata del personaggio. E ripercorrere così la storia della nostra scuderia del cuore. La struttura esterna, dal piglio futuristico, è un vero e proprio monumento all’ingegno italiano, in cui tecnologia e design fanno da padroni. Oltre a un tour della fabbrica, puoi addentrarti anche in una visita guidata alla pista.

In un certo senso, si potrebbe dire che Modena sia la patria delle figurine. L’aver dato i natali a Giuseppe Panini sarebbe motivo sufficiente per giustificare questo titolo. Al padre delle figurine è dedicato l’omonimo Museo Panini. Tappa obbligatoria se si visita Modena con i bambini ma – diciamoci la verità – attrazione emozionante per chiunque abbia mai collezionato almeno un album di figurine. Un buon punto di approdo anche se sei in cerca di un souvenir originale dalla città.

Cosa mangiare a Modena?

Oltre al patrimonio culturale e storico della città, è impossibile non includere nelle cose da vedere a Modena anche la tua tradizione enogastronomica. Il cibo si richiama ai piatti tipici della tradizione emiliana, tutt’oggi oggetto di un vero e proprio culto.

Se sei in cerca di un assaggio al volo o di un pranzo veloce, la tigella modenese (nome improprio ma diffuso per indicare la crescentina) fa al caso tuo. Uno speciale pane cotto nell’omonimo disco in pietra. Bar, bistrot, venditori ambulanti e carretti le servono calde e farcite con tutte le squisitezze più amate del menù emiliano, i salumi, ma anche il lardo, i formaggi e le verdure. A tal proposito, segnaliamo agli appassionati che a Modena il cotechino si mangia tutto l’anno.

Un primo piatto al ragù è forse il più scontato ma, al contempo, doveroso assaggio. Parliamo naturalmente di pasta rigorosamente fresca: passatelli, fettuccine, gramigna. Una tradizione che non ha mai ceduto il passo e che, anzi, ancora caratterizza i menù dei ristoranti modenesi. A proposito di pasta fresca, menzione d’onore per i tortellini, da mangiare con il brodo di carne e abbondante Parmigiano Reggiano. Da bere il rosso emiliano per eccellenza, il Lambrusco, ma anche bianchi come il Trebbiano e il Pignoletto.

Un altro grande classico: lo gnocco fritto (anzi, il gnocco fritto come tradizione modenese vuole), che si mangia in due varianti. La prima, è come street food, da passeggio o all’aperitivo, farcito di ogni tipo di salume (segnaliamo il Prosciutto di Modena DOP). La seconda, particolarmente apprezzata dai locali, è a colazione, senza salumi ma inzuppato nel cappuccino. Se cerchi un digestivo tradizionale, assaggia un bicchiere di nocino: ne dovrai comprare una bottiglia!

Per quanto riguarda la carne, zampone e bollito misto accompagnano i ricchi pranzi domenicali dei modenesi. Per addolcire il palato, la Torta Barozzi che proprio nel modenese trova i suoi natali, a base di cioccolato, mandorle e caffè. Ti segnaliamo, infine, che Modena ospita il ristorante di uno degli chef stellati più apprezzati in tutto il mondo. Stiamo naturalmente parlando del pluripremiato Massimo Bottura e della sua Osteria Francescana. Ti avvisiamo: impossibile sedersi senza aver prenotato con un larghissimo anticipo – anche mesi prima!

Hai più di un giorno a disposizione? Esplora i dintorni!

Se la tua visita a Modena dura più di 24 ore, ti consigliamo di spendere almeno una giornata esplorando i dintorni della provincia, che nascondono piccole e grandi chicche. Allontanandoti di poco dal centro, troverai il Museo Ferrari di Maranello di cui ti abbiamo parlato sopra. Nei pressi del Foro Boario, altro sito di grande interesse turistico è il parco archeologico Novi Ark. I resti della città di epoca romana testimoniano la storia millenaria di questa città. Smontati e rimontati in superficie, questi cimeli sono oggi accessibili a tutti. Le vasche, gli edifici rurali, le strade, il contesto funerario e persino la vegetazione ricostruiscono un affascinante spaccato del passato romano di Modena.

Ad appena una ventina di minuti di macchina dal centro storico, trovi poi la Casa Museo di Luciano Pavarotti. Il cantante ma, soprattutto, filantropo, ha fatto di questa dimora un tempio della musica. Qui, l’artista ha tenuto concerti, impartito lezioni, vissuto momenti di vita privata. A testimonianza di tutto ciò un percorso museale ricco di cimeli, opere d’arte e arredi di grande interesse. Aperto a visite individuali o a visite guidate di gruppo.

A proposito di musica lirica, un’altra esperienza che ti suggeriamo di programmare nella tua visita a Modena è una serata al Teatro Comunale. Se non avessi la fortuna (o il tempo) di goderti una serata a teatro, puoi sempre prenotare una visita guidata alla struttura. Anch’essa è intitolata a Pavarotti e opera dell’architetto modenese Vandelli, proprio come il Foro Boario. Un gioiellino di architettura ottocentesca, il cui soffitto dipinto non mancherà di lasciarti a bocca aperta.

Sulle alture di Canossa il Castello di Rossena. Oltre al fascino di un’imponente fortezza medievale ottimamente conservata, un ampio e fresco giardino nel quale godersi un bel picnic o ricaricarsi con una dolce passeggiata. La struttura si erge su una rupe vulcanica rossastra dalla quale osservare con sguardo privilegiato il circostante Appennino tosco-emiliano. Puoi visitarne le sale, restaurate e ben conservate, e il sottostante borgo di Rossena.