Ascesso dentale, come fermare il mal di denti
L’ascesso dentale è una malattia che può essere molto dolorosa e fastidiosa per il paziente.
È un’infezione dei tessuti molli che, se non trattata in tempo, provoca danni alla struttura interna del dente.
Pertanto, in questo articolo spieghiamo quali sono le cause della comparsa di un ascesso sulla gengiva e i trattamenti più appropriati per affrontarlo.
In caso di ascesso, Dentalpharma fornisce le istruzioni per scegliere l’antibiotico per i denti: vari agenti antimicrobici sono usati come adiuvanti nel trattamento delle malattie parodontali, ma i più utilizzati sono amoxicillina e azitromicina.
Questi farmaci devono essere assunti dal paziente sotto stretto controllo medico e solo a seguito di prescrizione del dentista, che valuterà anche eventuali allergie o resistenze.
Ma veniamo all’ascesso e alle sue caratteristiche, e in seguito prevenzione e terapie specifiche.
Ascesso dentale: che cos’è?
Un ascesso, detto anche flemmone dentale, è un accumulo locale di pus, causato da un’infezione batterica.
Si distinguono due tipologie di ascesso:
- Ascesso periapicale: colpisce la punta della radice del dente.
- Ascesso parodontale: colpisce le gengive, in particolare nella zona adiacente alle radici dentali.
Sintomi di ascesso periapicale
Identificare gli ascessi periapicali è relativamente facile, poiché presentano una serie di sintomi inequivocabili.
I principali segni di ascessi dentali sono i seguenti:
- Dolore acuto nell’area
- Comparsa di un nodulo nella gengiva o una fistola nell’area vicino all’infezione che, a volte, può generare pus
- Sapore cattivo in bocca, soprattutto amaro
- Gonfiore delle gengive
- Stato febbrile
- Infiammazione dell’area intorno al dente colpito: viso, guance o linfonodi
- Ipersensibilità a temperature estreme, soprattutto quando si mangiano cibi troppo freddi o caldi
- Disagio quando si esercita una certa pressione sul dente colpito, specialmente quando si mastica.
Una diagnosi precoce dell’ascesso dentale può fare la differenza nella prognosi, poiché il disagio e il dolore peggiorano nel tempo.
Inoltre, l’infezione continuerà il suo avanzamento fino all’osso mascellare se non viene interrotta con un trattamento adeguato.
Fermare l’infezione dentale se si ha un ascesso in bocca è essenziale per evitare che altre parti del corpo vengano colpite
Cause di ascesso dentale
Conoscere le cause che possono causare un ascesso dentale è molto utile per prevenirlo.
Questa malattia è una diretta conseguenza di altre complicazioni del cavo orale non trattate in tempo, come ad esempio carie, gengiviti e parodontiti.
Un ascesso può apparire a causa di un dente rotto, o di una forte contusione.
Carie e traumi dentali
Una cavità estesa (come una carie) non reca solo gravi danni alla struttura interna ed esterna dei denti, ma causa anche disturbi più gravi, come gli ascessi dentali.
Se la carie peggiora ancora raggiungendo la polpa molto probabilmente si svilupperà una patologia chiamata pulpite.
Successivamente l’infezione attaccherà la radice del dente con conseguente infiammazione dei tessuti interni.
Uno dei sintomi più frequenti include gengive piene di pus, con successiva manifestazione di ascessi periapicali o dento-alveolari.
Malattie parodontali
Le malattie parodontali causano arrossamento e perdite di sangue dalle gengive nella loro fase iniziale, nota come gengivite.
Sebbene in questo stato sia possibile invertire gli effetti, se la condizione persiste finisce per portare alla parodontite, una malattia cronica molto più grave.
Inizia con l’infezione dei tessuti di supporto e termina, nei casi più avanzati, con la perdita dei denti.
Pertanto, queste patologie compromettono la stabilità delle gengive e ne comportano la retroazione, creando le cosiddette tasche parodontali e fornendo un habitat perfetto per le colonie di batteri presenti in bocca.
Pertanto, la parodontite o la piorrea è la causa principale degli ascessi del parodonto.
Come viene fatta la diagnosi di un ascesso dentale?
Se hai riscontrato uno dei sintomi descritti precedentemente, è essenziale che ti rechi il prima possibile in una clinica odontoiatrica di fiducia.
Come abbiamo spiegato, non affrontare un ascesso dentale in tempo può portare a maggiori complicazioni.
Una volta in visita, il dentista esaminerà il tessuto e i denti interessati, oltre a eseguire vari test specifici.
Utilizzando una radiografia localizzata, è possibile individuare l’ascesso e determinare l’entità dell’infezione.
Qual è il trattamento più adatto per l’ascesso dentale?
Il trattamento di un ascesso dentale in primis elimina l’infezione e, in seconda battuta, tutela l’integrità del dente colpito.
In primo luogo il dentista prescrive un trattamento con antibiotici, che uccide i patogeni e previene successive complicazioni più rilevanti.
In secondo luogo, la procedura, volta a mantenere il dente in bocca, si basa sull’esecuzione di un trattamento canalare o radicolare.
Questo intervento consiste nell’epurazione e nell’eliminazione del nervo, per eliminare tutto il tessuto infetto e poi la sigillatura dei canali, per evitare l’estrazione del dente infettato: questa è una tecnica di tipo conservativo.
Tuttavia un ascesso può causare, nei casi più gravi, la perdita del dente se l’infezione è molto grave.